Ascoltatori del Garage Ermetico cccch chow… Io sono vostro padre.
Benvenuti a Bookmarks, amici ed amiche, e perdonate l’introduzione terrificante. Quel tizio col casco proprio non so chi l’abbia fatto entrare. Sicurezza, se pre favore lo accompagnate fuori dalla redazione…quando avete finito di far finta di soffocare…grazie. Ben gentili.
Non è che solo perché oggi parliamo di una strip in qualche modo ispirata all’universo di Guerre Stellari, allora dobbiamo far entrare qualunque idiota in sala registrazione. Non vi basta il conduttore eh?
Dunque dunque, cari ascoltatori, perdonatemi il siparietto ed andiamo a cominciare. Force Monkeys, questo il titolo del fumetto di oggi. E già è un titolo che va spiegato a chi non conosce lo slang americano. Force Monkeys, ovvero scimmie della forza. Una scimmia, infatti, per gli americani è un fanatico, agli appassionato perso, di quelli che dalle mie parti si dice appunto che hanno la scimmia per qualcosa, cioè si sono fatti fregare da qualcosa di veramente figo.
C’è chi ha la scimmia per il bungee jumping e chi ce l’ha per i social network. Chi ce l’ha per la ceretta a secco e chi per i romanzi di Paulo Cohelo da Silva do Santos Almeyda Borracho. Se la scimmia ce l’hai per Guerre Stellari e per la Forza, diventi una Force Monkey.
Protagonisti della serie sono Sam e Sean e sono una curiosa coppia di coinquilini. Sam è quello buono. Capelli castani, sempre sorridente, sempre allegro e candidamente idiota. Sean invece è malvagio, perfido, coi suoi abiti sempre neri le battute sarcastiche e soprattutto la mania di mettere in imbarazzo Sam ed umiliarlo ad ogni buona occasione. In pratica la loro vita funziona così: si svegliano la mattina e non fanno altro che giocare ad ogni tipo di videogame, consolle o pc non importa, nutrire il loro lato nerd con film, serie e fumetti, e litigare per i più futili motivi.
Un piccolo particolare che solo ora mi accorgo di aver omesso: anche se non bazzicano spesso i porti interstellari e per lo più rimangono chiusi nel loro appartamento o bighellonano per il quartiere, Sam è un cavaliere Jedi e Sean è un Sith, la controparte malvagia degli eroi di Guerre Stellari. Pensate che sia una mascherata, che l’abito non faccia il monaco? Beh, spiegatelo a Sean che, con quella sua carnagione rosso carminio e nero di seppia, sembra il fratello minore di Darth Maul. Inoltre in giro per casa loro è pieno di Wookie pelosi identici fra loro, nanetti incappucciati fumatori di sigaro e prosciutti senzienti e mediamente folli, che non c’entreranno nulla con Guerre Stellari, ma certo contribuiscono a rendere plausibile praticamente qualunque cosa.
Anche se c’è da dire che di cosa sia o meno plausibile, gli autori di Force Monkeys non si sono mai preoccupati troppo. L’autore Sean Simpson e l’artista Sam Shapiro (avete notato…stessi nomi dei personaggi) sfruttano la situazione di partenza, già di per sé abbastanza assurda, per costruire una serie di strip d’occasione totalmente fuse di testa. Che siano protagonisti di una lite sull’ultimo videogame sensazionale o di un battibecco sulla colazione ideale per un discepolo della Forza, Sam e Sean sono sempre vittime del reciproco folle senso dell’umorismo. Amanti dei giochi di parole della comicità tagliente, spesso si lasciano andare ad un nonsense ai limiti dell’incomprensibile, ma spesso assolutamente dirompente e divertente.
Grazie allo stile anticonformista di Sean Simpson, Force Monkeys, serie ormai conclusa da tempo realizzata nell’annata 2002\2003, non è quindi soltanto l’ennesima striscia di argomento nerd, ma un piccolo esempio di comicità assolutamente libera, di flusso di coscienza umoristico e di totale, completa idiozia. Shapiro, dal canto suo, è visivamente molo efficace. Non certo un artista completo né maturo ai tempi, ma le espressioni annoiate ed i volti sempre un po’ allucinati dei suoi protagonsti sono un bell’accompagnamento alle battute folli del suo socio.
Una strip semplice, divertente, forse un po’ incostante nei risultati e per lettori di bocca buona, ma che, sono sicuro, soddisferà chi riuscirà a darle un po’ di fiducia e a scovare le sorprese che nasconde.
Force Monkeys la trovate all’indirizzo archive.gamespy.com/comics/forcemonkeys.
Correte a salvare la Repubblica, cavalieri Jedi, leggendo questo spassoso fumetto e poi tornate ad ascoltarci spada laser in pugno, settimana prossima sia su queste pagine che sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).
Voi mi avete deluso per l’ultima volta ccccch chow, cedete al lato oscuro e leggete tante strip
Benvenuti a Bookmarks, amici ed amiche, e perdonate l’introduzione terrificante. Quel tizio col casco proprio non so chi l’abbia fatto entrare. Sicurezza, se pre favore lo accompagnate fuori dalla redazione…quando avete finito di far finta di soffocare…grazie. Ben gentili.
Non è che solo perché oggi parliamo di una strip in qualche modo ispirata all’universo di Guerre Stellari, allora dobbiamo far entrare qualunque idiota in sala registrazione. Non vi basta il conduttore eh?
Dunque dunque, cari ascoltatori, perdonatemi il siparietto ed andiamo a cominciare. Force Monkeys, questo il titolo del fumetto di oggi. E già è un titolo che va spiegato a chi non conosce lo slang americano. Force Monkeys, ovvero scimmie della forza. Una scimmia, infatti, per gli americani è un fanatico, agli appassionato perso, di quelli che dalle mie parti si dice appunto che hanno la scimmia per qualcosa, cioè si sono fatti fregare da qualcosa di veramente figo.
C’è chi ha la scimmia per il bungee jumping e chi ce l’ha per i social network. Chi ce l’ha per la ceretta a secco e chi per i romanzi di Paulo Cohelo da Silva do Santos Almeyda Borracho. Se la scimmia ce l’hai per Guerre Stellari e per la Forza, diventi una Force Monkey.
Protagonisti della serie sono Sam e Sean e sono una curiosa coppia di coinquilini. Sam è quello buono. Capelli castani, sempre sorridente, sempre allegro e candidamente idiota. Sean invece è malvagio, perfido, coi suoi abiti sempre neri le battute sarcastiche e soprattutto la mania di mettere in imbarazzo Sam ed umiliarlo ad ogni buona occasione. In pratica la loro vita funziona così: si svegliano la mattina e non fanno altro che giocare ad ogni tipo di videogame, consolle o pc non importa, nutrire il loro lato nerd con film, serie e fumetti, e litigare per i più futili motivi.
Un piccolo particolare che solo ora mi accorgo di aver omesso: anche se non bazzicano spesso i porti interstellari e per lo più rimangono chiusi nel loro appartamento o bighellonano per il quartiere, Sam è un cavaliere Jedi e Sean è un Sith, la controparte malvagia degli eroi di Guerre Stellari. Pensate che sia una mascherata, che l’abito non faccia il monaco? Beh, spiegatelo a Sean che, con quella sua carnagione rosso carminio e nero di seppia, sembra il fratello minore di Darth Maul. Inoltre in giro per casa loro è pieno di Wookie pelosi identici fra loro, nanetti incappucciati fumatori di sigaro e prosciutti senzienti e mediamente folli, che non c’entreranno nulla con Guerre Stellari, ma certo contribuiscono a rendere plausibile praticamente qualunque cosa.
Anche se c’è da dire che di cosa sia o meno plausibile, gli autori di Force Monkeys non si sono mai preoccupati troppo. L’autore Sean Simpson e l’artista Sam Shapiro (avete notato…stessi nomi dei personaggi) sfruttano la situazione di partenza, già di per sé abbastanza assurda, per costruire una serie di strip d’occasione totalmente fuse di testa. Che siano protagonisti di una lite sull’ultimo videogame sensazionale o di un battibecco sulla colazione ideale per un discepolo della Forza, Sam e Sean sono sempre vittime del reciproco folle senso dell’umorismo. Amanti dei giochi di parole della comicità tagliente, spesso si lasciano andare ad un nonsense ai limiti dell’incomprensibile, ma spesso assolutamente dirompente e divertente.
Grazie allo stile anticonformista di Sean Simpson, Force Monkeys, serie ormai conclusa da tempo realizzata nell’annata 2002\2003, non è quindi soltanto l’ennesima striscia di argomento nerd, ma un piccolo esempio di comicità assolutamente libera, di flusso di coscienza umoristico e di totale, completa idiozia. Shapiro, dal canto suo, è visivamente molo efficace. Non certo un artista completo né maturo ai tempi, ma le espressioni annoiate ed i volti sempre un po’ allucinati dei suoi protagonsti sono un bell’accompagnamento alle battute folli del suo socio.
Una strip semplice, divertente, forse un po’ incostante nei risultati e per lettori di bocca buona, ma che, sono sicuro, soddisferà chi riuscirà a darle un po’ di fiducia e a scovare le sorprese che nasconde.
Force Monkeys la trovate all’indirizzo archive.gamespy.com/comics/forcemonkeys.
Correte a salvare la Repubblica, cavalieri Jedi, leggendo questo spassoso fumetto e poi tornate ad ascoltarci spada laser in pugno, settimana prossima sia su queste pagine che sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).
Voi mi avete deluso per l’ultima volta ccccch chow, cedete al lato oscuro e leggete tante strip
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