Cari amici del Garage Ermetico, salutate con entusiasmo il ritorno di Bookmarks, la pillola radiofonica senza controindicazioni, integratore di web-comic per il vostro intestino pigro.
Quindi pronti con un bel bicchierone d’acqua e check it out, let’s rock, give it away e tutte quelle frasi lì superfighe che direbbe un vj superfigo, perché per la terza volta la redazione ha deciso di espatriare e di prendere in esame un fumetto statunitense.
Dopo Dork Tower e Pvp, direttamente da oltreoceano, è il turno di Ctrl+alt+del, di Tim Buckley. Iniziamo con il dire che CAD non ha in comune con gli altri due soltanto la nazionalità, ma anche il tema di fondo, ovvero lo sguardo satirico e divertito su un gruppo di giovani irrecuperabili nerd. Fumetti e pc: di questo sono fatte le striscie on-line. Naturale quindi che i protagonisti e i realizzatori di queste opere ci parlino di universi spesso molto simili, e di comuni manie giovanili. Come moltissime web-strip nate negli ultimi anni Cad parla di videogiochi, la principale, dominante passione dell’autore e del suo protagonista, che risponde al nome di Ethan MacManus.
Definire Ethan un idiota è abbastanza riduttivo. Definirlo socialmente pericoloso è già meglio, per quanto incompleto. A dirla tutta è un maniaco compulsivo del joypad, delle consolle, di qualsiasi piattaforma per videogiochi. Pure fortunato, visto che finisce trovare lavoro in un negozio del settore, per farsi sopportare da un paziente amico in odore di santità e per inciampare nell’unica ragazza al mondo che potesse innamorarsi di lui.
Il primo dei due disgraziati è Lucas, programmatore informatico con la missione di tappare i buchi della mente malata di Ethan. Costretto a sopportare per anni le follie del suo coinquilino, si toglie grandi soddisfazioni sconfiggendolo sonoramente nei videogame di strategia, in cui gli è nettamente superiore. Se anche lui non fosse un giocatore appassionato, probabilmente si sarebbe da tempo gettato dalla finestra.
Destino a cui ogni giorno scampa per miracolo Lilah Monroe. Lilah si presenta sulla scena come un miraggio: insomma, le ragazze carine non giocano ai videogiochi no? Errore, perché questa morettina incredibilmente caparbia sogna di divenire una professional gamer: una giocatrice di professione. Sventurata, si innamora di Ethan. La beffa è che lui la corrisponde e a lei tocca gestirlo quotidianamente. Un impegno, capirete, ai limiti dell’esaurimento nervoso.
Se a qualcuno restassero dei dubbi, l’unico grande tema di CAD sono i videogiochi, con qualche incursione nei classici temi connessi all’argomento: Guerre stellari, Signore degli anelli, fumetti ed altri feticci classici dei nerd. L’ironia spietata ed esplosiva di Buckley spazia dalle situazioni impossibili in cui Ethan si caccia nella vita reale ai trip mentali in cui si immedesima con i protagonisti dei suoi giochi preferiti.
Con alle spalle quasi sei anni di storia, CAD ha subito un’evidente evoluzione soprattutto nei disegni, dalle prime caratterizzazioni grafiche molto standardizzate, ad una maggiore versatilità sia nel tratto che nelle colorazioni. Non vale la stessa cosa per lo stile narrativo. Buckley ripete da sempre la stessa formula ormai collaudata, che ormai gli calza a pennello. Lo salva dalla monotonia la leggerezza della serie. Diversamente dai suoi cugini John Kovalic e Scott Kurtz, Tim non ha grandi doti d’artista, non è in grado di calarsi in panni più seri ed impegnati e lo sa, pertanto si limita saggiamente a strappare la risata al lettore e mandarlo a casa contento.
Sua vera scelta di originalità è invece quella di gettarsi, udite udite, nell’animazione della sua web-strip. Ebbene sì, molte strisce di CAD sono state convertite in brevi cortometraggi che potete trovare su youtube e che, fino ad un paio d’ani fa, erano un appuntamento fisso per gli appassionati della serie, salvo poi interrompersi bruscamente quando gli episodi sono stati addirittura raccolti in DVD e messi in commercio.
La serie invece continua su www.ctrlaltdel-online.com, sito su cui è possibile ordinare i tre volumi antologici autoprodotti e pubblicati tra il 2004 ed il 2006.
Mi raccomando, ragazzi, non solo playstation,ma ogni tanto venite a divertirvi su queste pagine e sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).
E via, anche per questa settimana è tutto. Noi della redazione, che continuiamo a sfidarci soltanto a Mario Bros e Puzzle-bubble, vi invitiamo come sempre a riascoltarci su http://ztrudel.blogspot.com. Voi, tra un torneo di Halo e l’altro, leggete tante strip.
Quindi pronti con un bel bicchierone d’acqua e check it out, let’s rock, give it away e tutte quelle frasi lì superfighe che direbbe un vj superfigo, perché per la terza volta la redazione ha deciso di espatriare e di prendere in esame un fumetto statunitense.
Dopo Dork Tower e Pvp, direttamente da oltreoceano, è il turno di Ctrl+alt+del, di Tim Buckley. Iniziamo con il dire che CAD non ha in comune con gli altri due soltanto la nazionalità, ma anche il tema di fondo, ovvero lo sguardo satirico e divertito su un gruppo di giovani irrecuperabili nerd. Fumetti e pc: di questo sono fatte le striscie on-line. Naturale quindi che i protagonisti e i realizzatori di queste opere ci parlino di universi spesso molto simili, e di comuni manie giovanili. Come moltissime web-strip nate negli ultimi anni Cad parla di videogiochi, la principale, dominante passione dell’autore e del suo protagonista, che risponde al nome di Ethan MacManus.
Definire Ethan un idiota è abbastanza riduttivo. Definirlo socialmente pericoloso è già meglio, per quanto incompleto. A dirla tutta è un maniaco compulsivo del joypad, delle consolle, di qualsiasi piattaforma per videogiochi. Pure fortunato, visto che finisce trovare lavoro in un negozio del settore, per farsi sopportare da un paziente amico in odore di santità e per inciampare nell’unica ragazza al mondo che potesse innamorarsi di lui.
Il primo dei due disgraziati è Lucas, programmatore informatico con la missione di tappare i buchi della mente malata di Ethan. Costretto a sopportare per anni le follie del suo coinquilino, si toglie grandi soddisfazioni sconfiggendolo sonoramente nei videogame di strategia, in cui gli è nettamente superiore. Se anche lui non fosse un giocatore appassionato, probabilmente si sarebbe da tempo gettato dalla finestra.
Destino a cui ogni giorno scampa per miracolo Lilah Monroe. Lilah si presenta sulla scena come un miraggio: insomma, le ragazze carine non giocano ai videogiochi no? Errore, perché questa morettina incredibilmente caparbia sogna di divenire una professional gamer: una giocatrice di professione. Sventurata, si innamora di Ethan. La beffa è che lui la corrisponde e a lei tocca gestirlo quotidianamente. Un impegno, capirete, ai limiti dell’esaurimento nervoso.
Se a qualcuno restassero dei dubbi, l’unico grande tema di CAD sono i videogiochi, con qualche incursione nei classici temi connessi all’argomento: Guerre stellari, Signore degli anelli, fumetti ed altri feticci classici dei nerd. L’ironia spietata ed esplosiva di Buckley spazia dalle situazioni impossibili in cui Ethan si caccia nella vita reale ai trip mentali in cui si immedesima con i protagonisti dei suoi giochi preferiti.
Con alle spalle quasi sei anni di storia, CAD ha subito un’evidente evoluzione soprattutto nei disegni, dalle prime caratterizzazioni grafiche molto standardizzate, ad una maggiore versatilità sia nel tratto che nelle colorazioni. Non vale la stessa cosa per lo stile narrativo. Buckley ripete da sempre la stessa formula ormai collaudata, che ormai gli calza a pennello. Lo salva dalla monotonia la leggerezza della serie. Diversamente dai suoi cugini John Kovalic e Scott Kurtz, Tim non ha grandi doti d’artista, non è in grado di calarsi in panni più seri ed impegnati e lo sa, pertanto si limita saggiamente a strappare la risata al lettore e mandarlo a casa contento.
Sua vera scelta di originalità è invece quella di gettarsi, udite udite, nell’animazione della sua web-strip. Ebbene sì, molte strisce di CAD sono state convertite in brevi cortometraggi che potete trovare su youtube e che, fino ad un paio d’ani fa, erano un appuntamento fisso per gli appassionati della serie, salvo poi interrompersi bruscamente quando gli episodi sono stati addirittura raccolti in DVD e messi in commercio.
La serie invece continua su www.ctrlaltdel-online.com, sito su cui è possibile ordinare i tre volumi antologici autoprodotti e pubblicati tra il 2004 ed il 2006.
Mi raccomando, ragazzi, non solo playstation,ma ogni tanto venite a divertirvi su queste pagine e sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).
E via, anche per questa settimana è tutto. Noi della redazione, che continuiamo a sfidarci soltanto a Mario Bros e Puzzle-bubble, vi invitiamo come sempre a riascoltarci su http://ztrudel.blogspot.com. Voi, tra un torneo di Halo e l’altro, leggete tante strip.
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