Cittadino radiomunito, anche questa settimana è giunto il momento di Bookmarks, un programma sempre al passo coi tempi. Infatti qui in redazione andiamo tutti in giro col bomber, giochiamo col tamagotchi e ascoltiamo le canzoni dei Righeira. Nel tempo libero ci occupiamo anche di leggere, conoscere, capire e riproporvi quanto di meglio o di peggio o anche di così così c’è nel mondo delle web-strip. Quest’oggi, sotto le nostre grinfie da lettori onnivori, ma net-oriented, è capitato un fumetto davvero molto particolare, un prodotto statunitense di grande successo, che definire bizzarro nelle forme e nei contenuti è quasi doveroso. Stiamo parlando di Girly, opera dell’autore e disegnatore Josh Lesnick.
Ma partiamo dall’inizio di tutto. Otra è una venticinquenne dal nome strano e dagli abiti ancora più strani. Circola per la sua città, strana, ben poco vestita di latex nero da quella che ad un primo sguardo potrebbe benissimo essere una divisa da supereroina. Cammina per strada con lo sguardo assente e l’espressione annoiata. E’ una sventola dai capelli rossi, e capita spesso che i maschietti le chiedano di uscire, ma per sfortuna o per destino, incontra solo maleducati, idioti e personaggi insulsi. Pertanto lei, in risposta, fa una cosa strana: li spedisce in orbita. Letteralmente. Cioè, li lega ad un razzo e via, in orbita. Strana ragazza. Si capisce bene che è infelice ed insoddisfatta.
Ma proprio mentre pensa di non poter uscire da questa impasse, quando sta per rassegnarsi definitivamente alla sua condizione, compare sulla scena uno strano personaggio. Si tratta di Winter, una biondona diciottenne, anche lei molto molto gnocca, anche lei parecchio strana, va detto. Occhialuta ed eccentrica, esplode sulla scena dopo aver pedinato a lungo Otra. Dice di essere interessata a lei, senza motivo apparente, il che è strano. Poi si scopre che in realtà la povera Winter ha perso casa e famiglia, a causa della scomparsa delle sue due genitrici. (Due genitrici? Non vi pare strano?)
Sta di fatto che Winter è un vero terremoto. Sconvolgerà l’esistenza della povera Otra, trascinandola in strane avventure senza capo né coda in giro per la città di Cutetown. Ma così facendo riuscirà anche a restituirle la sua vitalità, farle ritrovare gli stimoli e l’energia, darle una speranza di comprendere un giorno il senso della sua vita fino ad oggi apparentemente vuota. Può dunque capitare di dover affrontare demoni dell’inferno che hanno sottratto gli occhiali di Winter, di dover salvare qualche amico un po’ strano dalla minaccia di ninja mortali in cerca di qualcuno che faccia loro da spalla, oppure di seguire in qualche viaggio pericoloso il povero gattino randagio fatto di Marshmellows che Otra ha deciso di adottare.
Se quel che vi ho raccontato sin qui vi sembra il parto di una mente malata, sappiate che non è né colpa mia né colpa vostra. Girly è un fumetto che spinge molto pesantemente sul pedale dell’assurdo e del surreale, che ne permeano ogni aspetto sia narrativo che grafico. La città, il mondo, i personaggi, sono tutti caratterizzati da quello che verrebbe da definire come disordine controllato, creato dallo stile costantemente super-deformed del tratto di Lesnick. Una costante dell’opera nonostante la sua evoluzione grafica, da prodotto molto influenzato dal disegno manga alla nascita nel 2004, alle odierne atmosfere più orientate verso l’underground. Costante è rimasto anche l’evidente talento di Lesnick, abile nella costruzione della tavola e nell’adattarsi di volta in volta allo stile comico e a quello avventuroso delle sue bizzarre storyline.
Giudicarlo e commentarlo come narratore è evidentemente più difficile. La storia praticamente non esiste, o meglio, non ha molto senso. Innamorato dell’assurdo, Josh Lesnick fa capitare, come avrete capito, praticamente di tutto alle sue eroine, senza bisogno di alcun motivo serio. Otra e Winter sono travolte dagli eventi senza ragione apparente, a meno che, come spesso succede, semplicemente si vadano a cercare i guai per scansare la noia.
Tutto è comunque costruito attorno al loro rapporto, che sin dall’inizio della serie è un’esplicita storia d’amore omosessuale. Ebbene sì, Girly racconta, con molta disinvoltura e parecchi ammiccamenti, la storia di due bombe sexy innamorate pazze, che vivono avventure allucinanti in un mondo allucinato. Il tutto condito da un senso dell’umorismo ai limiti della realtà e da una spregiudicatezza artistica senza confini. Un prodotto che secondo noi non ha mezzi termini: o lo amerete o vi sarà assolutamente insopportabile, come un dolce troppo dolce, un osso troppo duro o un assessore troppo comunale.
Per scoprire se appartenete al partito dei sostenitori o dei detrattori di Girly, non vi resta che approdare al sito girlyyy.com , con tre y finali, oppure all’indirizzo girly.fieradelfumo.it dove ne trovate una buona metà tradotta nella nostra lingua.
Per oggi è tutto, gentili ascoltatori. Noi della redazione vi salutiamo dandovi appuntamento con Bookmarks per settimana prossima, sia su queste pagine che sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14), con un nuovo web-comic da scoprire.
Tanti strani saluti gente. Leggete tante strip.
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