martedì 6 ottobre 2009

Bookmarks Puntata 35 - 20 Dicembre 2008



Amici stripparoli bentornati su Bookmarks, la pillolina digestiva a base di web-comic in grado di alleggerirvi lo stomaco persino dai peggiori cenoni ipercalorici. Panettone al mascarpone? Tacchino al tamarindo? Frittura globale totale con lo struzzo di mare? Roba da nulla per noialtri della redazione.

Questa settimana abbiamo voluto fare i ricercati, gli alternativi ed i raffinati, dunque sotto i vostri decoratissimi abeti natalizi non metteremo la solita strip, ma un progettino molto molto particolare, un fumetto per palati fini e da intenditori.

Correva l’anno 2000 quando agli albori del movimento web.comiccaro italiano comparivano in rete dei buffi omini stilizzati, tutti in bianco e nero, disegnati con semplicità quasi infantile. Nelle loro prime strip, aggiornate quotidianamente, litigavano su un cane ed un ombrello. Dov’è il mio ombrello? Dov’è il mio cane? Avevano un buffo senso dell’umorismo, espressioni a metà tra il tragico e l’annoiato, e soprattutto facevano un’incredibile tenerezza.

In quel giorno di otto anni fa, faceva infatti la sua comparsa Acid Street, il primo web-comic di Andrea Ancona, in arte Condre. Una serie, dicevamo, davvero fuori dagli schemi. Tutti noi ogni tanto incappiamo in opere, persone, situazioni che non riusciamo a definire se non con sgradevole vaghezza. Acid street è proprio così, è strana, diversa e spiazzante. Come da titolo, sembra davvero il parto di una mente psichedelica, a cominciare dalla sua apparenza grafica. In un bianco e nero svuotato da ogni fondale, Condre crea e sviluppa un universo di personaggi anonimi e sgangherati, disegnati con studiata noncuranza ed efficace asciuttezza.

I suoi pupazzetti dalla testa d’uovo iniziano la loro avventura in maniera del tutto occasionale. Sulle prime infatti le singole tavole sembrano finalizzate alla battuta indipendente e poco più. Pur legate fra di loro dal sottile filo dei litigi bambineschi dei protagonisti, danno l’impressione di servire soltanto allo sfogo del bizzarro senso comico dell’autore, fatto di assurdità della situazione e freddure dal sapore moooolto inglese. Non si ride a crepapelle, si sorride storto, complice l’atmosfera straniante sia visiva che narrativa.

Poi però succede una cosa strana. Con il proseguire della serie ci si rende conto che ogni sequenza è in qualche modo collegata, attraverso una rete di storie del tutto pretestuose, del tutto vuote di significato, che pure non mollano la presa sul lettore. Come vi abbiamo detto la storia inizia con una scusa idiota, lo smarrimento contemporaneo di un cane e di un ombrello; il bello è che prosegue con una miriade di scuse idiote che si alimentano a vicenda, creando una curiosa e folle progressione geometrica che ha miracolosamente tenuto in piedi la serie fino al 2004, anno della sua conclusione.

Nel frattempo, l’autore, continuando a raccontarci il nulla, ha trovato persino il modo di dare una caratterizzazione precisa ai suoi perosnaggi. Ed ecco allora i litigiosi fratelli dalla testa ovale, il triste omino dalla testa grossa, antipatico a tutti persino ai cactus e ai muri, il saccente pupazzo col cappello ed una moltitudine di comprimari che scompaiono per poi tornare, che se ne vanno per ricomparire alla bisogna, riannodando e sciogliendo le fila dell’esile trama di questo impossibile fumetto.

Lo so, questa volta sono stato confuso ed impreciso, ma percorrendo i sentieri allucinati di Acid Street, non c’è davvero alternativa. Per apprezzarla davvero infatti bisogna perdercisi dentro, dimenticarsi ogni possibile punto di riferimento ed abbandonarsi alla corrente dei suoi mille ruscelli narrativi.

Se avete fede sufficiente per imbarcarvi in questa lettura così atipica, potete trovare il lavoro di Andrea Ancona sul sito acidstreet.splinder.com. Secondo noi, ne vale la pena amici. Così come vale sempre la pena seguirci sulle frequenze Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).


Buone feste psicotrope a tutti voi e, mi raccomando, leggete tante strip.


Ascolta la puntata :






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