sabato 7 giugno 2008

Bookmarks Puntata 21 - 7 Giugno 2008



Stripparoli e stripparole, ci siamo.
Oggi è il giorno che aspettavate fin dal 12 di Gennaio.
E se non lo aspettavate voi, allora eravamo noi a farlo perché questa di oggi è l'ultima puntata di Bookmarks.
Non sono servite le vostre lettere di lamentela. A nulla è valsa la vertenza sindacale della radio, ne il costante negare la responsabilità dei ragazzi del Garage Ermetico. Sembra ieri che s'è cominciato ed invece eccoci qui, sulle nostre gambette rachitiche e traballanti, con più di venti web-strip nei nostri "preferiti".
E domani, naturalmente, il mondo!

Come ultima strip abbiamo conservato una piccola perla a cui teniamo molto.
Un po' come quando a letto vi concedete gli ultimi cinque golosi minuti di sonno. Ed è proprio il sonno, o il sogno, uno dei temi portanti di 'Round the Clock, serie scritta e disegnata da quel bel ragazzone alto alto di Paolo Di Tonno, in arte Ditò. Autore italiano trapiantato in Svizzera, probabilmente per sfuggire ai creditori, che tempo fa abbiamo già nominato parlandovi di Baudelaire lo struzzo metafisico, da lui realizzato con la complicità di Marco Arnaudo.
Ma mi dicono che abbiamo un inviato a Lugano...
Ci sei inviato?

Sì Davide, eccomi in diretta dall'Elvezia.
Abbiamo un comunicato importante.
Secondo le agenzie Ditò è un tipo estroso, istintivo nel suo creare fumetti. Tanto istintivo che capita si stanchi, di una serie, di un tema, o anche solo della routine di disegnare ogni giorno una nuova striscia. Può succedere così che 'Round The Clock sparisca, anche per anni, lasciando orfani un imprecisato numero di affezionati fan. Gli addii non sono mai per sempre però, e ad ogni ritorno corrisponde un piccolo cambiamento di punto di vista nella serie. Non stupitevi quindi di sentirci parlare di un prima e di un dopo.
A voi studio.


Grazie mille Claudio, collegati ancora per eventuali sviluppi!
All'inizio di tutto, il sonno era una caratteristica che accomunava i personaggi principali della serie. Natale ad esempio, oltre ad essere il protagonista, è anche uno che dorme d'in piedi. Un uomo semplice con una vita semplice e per nulla avventurosa. Anche la sua faccia è ... un po' così ... è una faccia faccia, insomma.
Un Charlie Brown adulto, che non ha dimenticato d'esser stato bambino una volta, tanto tempo fa.
Non lo aiuta il suo stile di vita, che gli concede poco spazio tra casa e lavoro. Condizione disagiata che accomuna un po' tutti i programmatori. Si perché Natale ha scelto questo buffo ed alienante lavoro, curioso leit-motive di molte web-strip italiane. Il suo rifugio è però nel mondo dei sogni, dove col suo pigiamino a quadri può incontrare i suoi eroi, o le sue eroine, residuati bellici di cinema e TV dagli anni '70 ai giorni nostri.
C'è chi invece di dormire proprio non ne vuole sapere ed è Marta, una delle colleghe di Natale. Acida ed isterica come solo un'insonne cronica può essere.
Quaresima invece vive in uno stato di eterno torpore, tra bruschi ed eccitati risvegli e crolli improvvisi nel sonno più profondo. E' narcolettica, povera, e deve approfittare del tempo che riesce a star sveglia parlando il più possibile ed impicciandosi di ogni cosa.

Questo era il mondo di Natale fino a qualche anno fa.
Poi arrivò Patoornia e tutto cambiò.
Piccola.
Otto anni al massimo.
Due treccine sparate ai lati della testa ed un'insana quanto precoce cattiveria.
Avete presente il tipo di mente criminale?
Ecco, bravi.
Patoornia è stata in grado di scalzare ogni altro personaggio della serie, affiancando il protagonista in quel che oggi sembra esser diventata la triste cronaca di come una nipote sia un grado di demolire ogni briciolo d'autostima residua di un povero zio.
Niente più sonno, niente più momenti liberi, lei è in agguato dietro ad ogni angolo!

Scusate studio, un aggiornamento!
Nonostante le metamorfosi della serie l'atmosfera leggera, la poesia e l'ironia pungente ma appena affilata di Ditò sono rimaste invariate, ancora oggi perfettamente in grado di farvi sorridere con sottili riflessioni o ridere di gusto con sferzate improvvise ed inattese.
Anche il suo tratto, sintetico ma incisivo come quello del Reg Smyte di Andy Capp, è una piacevole costante, maturo nell'ultima vignetta così come nella prima.
Insomma, nonostante i periodi di stanchezza, Ditò non riesce proprio a liberarsi di questo suo piccolo mondo delicato e divertente, e noi non possiamo che approfittarne in silenzio, quatti quatti, sperando che non si stanchi un'altra volta.

Voi però, visto che non si sa mai, affrettatevi a leggerlo sul suo blog roundtheblog.splinder.com o su una delle molte pubblicazioni cartacee su cui è apparso, tra cui l'effimera BrandNew! di FreeBooks, l'ottimo stRRRippit! di Grrrzetic!, o Sveglia, la prima e fin'ora unica raccolta ufficiale della serie pubblicata nel 2004 da Lilliput Edizioni.
A voi la linea!


Grazie Lugano.
Due note finali.
Ci permettiamo di suggerirvi anche la lettura del blog Balloons, dove Ditò assieme ad alcuni degli autori di cui vi abbiamo parlato in questi mesi, oltre a molti altri innamorati di questo piccolo grande formato che è la strip, vi delizieranno con gustose strisce ed ottimi articoli.

Per questa "stagione" s'è finito, quindi.
Che qui, in radio, le stagioni mica sono come le vostre.
Noi se ne hanno due sole.
Una di lavoro ed una no.
E quella di lavoro riprenderà pressappoco per fine settembre, e non si sa mai che Bookmarks non sia di nuovo lì per voi.
Magari in una nuova veste, o magari ignudo come mamma l'ha fatto.
Per ora ringraziamo Andrea Antonazzo, Laura Pasotti e Francesco Matteuzzi che sono stati tanto incoscienti da credere in noi, tutti voi che ci avete ascoltato o letto su questo blog e ci ringraziamo pure un po' tra di noi.
Davide Morando e Claudio Scaccabarozzi, oltre a tutta la redazione di Ragno Edizioni che, in questi mesi, un po' come voi tutti, leggerà tante strip!


Ascolta la puntata :