sabato 26 gennaio 2008

Bookmarks Puntata 3 - 26 Gennaio 2008


Rieccoci qui, puntuali come il canone RAI e per buona pace degli amici del Garage Ermetico che mi si dice abbiano parlato del polverone giustamente sollevato in questi giorni dal grande Bruno Concina. Da parte della redazione di RagnoEdizioni e di Strudel va il completo appoggio al maestro Concina. In trasmissione dovrebbe essere intervenuto anche l'immenso Carlo Chendi, che magari un giorno smetterò di ringraziare per la pazienza senza fine. O magari smetterà lui d'aver pazienza...

Ora però parliamo di strip, che è poi il motivo per cui siamo qui.

La vita e le dinamiche negli uffici sono sempre stati uno degli argomenti principe delle strip. Molti di voi ricorderanno senz'altro Dilbert, di Scott Adams e magari i più vecchietti ricordano pure il Mr. Bristow di Frank Dickens, entrambe strip serializzate su Linus anche se in decadi diverse.
E' nel mondo delle web-strip però che questo tema ha riscontrato il maggior successo. Sono numerose infatti quelle ambientate in uffici più o meno automatizzati e più o meno invasi da computer. Gli stesso autori fanno spesso parte del mondo della cosiddetta "Information Tecnology", quindi parliamo di programmatori, grafici web o comunque persone che vivono, a volte forzatamente, in malsana simbiosi con un computer.

Uno di loro è Federico Tramonte, giovane programmatore del nord est che, per ammazzare il tempo durante le lunghe sessioni di sviluppo, ha ideato GIAST. La sua strip parte da un presupposto divertente e talmente semplice e assurdo da essere credibile. Dio, cavalcando l'onda delle nuove tecnologie, ha commissionato ad un gruppo di programmatori la creazione e la manutenzione di un software per la gestione del creato. Il programma di Gestione Informatizzata Abitanti Superficie Terrestre, abbreviato GIAST.

Come tutti i software però, anche GIAST hai i suoi problemi. Quelli che in gergo vengono chiamati "Bug". Ecco spiegate quindi le piogge di rane, i parti plurigemellari o quel vostro collega che oggi è venuto a lavoro con l'aspetto di un omino della Lego. GIAST è una strip nata da un contesto autobiografico e sviluppata esagerandone i tick. Lo stesso autore si è presto materializzato al suo interno attraverso Fred, uno dei tanti programmatori dell'azienda che ha in gestione GIAST ed uno dei pochi personaggi ricorrenti della serie assieme alla formosa centralinista del call center e, naturalmente, al Padreterno.

Sì perché lo stesso committente del software, intervistato dalle telecamere di un programma televisivo, non manca di sottolineare quanto la gestione dell'intero creato sia diventata facile ed intuitiva grazie a GIAST. Dove altro credevate che finisse il nostro otto per mille?

Federico Tramonte, in arte Tram, ha mostrato fin dalle prime strisce la sua abilità nell'uso dei tempi comici e la sua grande conoscenza della grammatica propria delle strip, ma è l'evoluzione del suo stile grafico quella che colpisce di più. In brevissimo tempo il suo tratto si è evoluto infatti da una linea rotonda e classica per poi farsi prima più spigoloso, poi più sintetico ed essenziale.

Purtroppo è qualche mese che l'autore non pubblica nuove strip di GIAST ma collegandovi su www.tram-zone.com potrete attingere senza troppe difficoltà all'intero archivio della serie. Se invece siete maniaci delle collezioni cartacee mi dispiace dirvi che GIAST non ha mai goduto di una raccolta ufficiale. Nell'attesa potrete però trovarlo su quasi tutti i numeri di Brand New o di Ragno Magazine, ammesso che riusciate a recuperarli.

Mi raccomando, se volete richiedere un breve sproloquio sulla vostra strip preferita non mancate di farlo commentando questi post. Aspettiamo i vostri suggerimenti.


Ascolta la puntata :







sabato 19 gennaio 2008

Bookmarks Puntata 2 - 19 Gennaio 2008



Seconda puntata Bookmarks, andata in onda all'interno del Garage Ermetico prima su Radio Kairos poi (non chiedetemi data e ora) su Radio Sherwood.

Quest'oggi parliamo di una strip apparentemente atipica ma che in realtà rispolvera alcuni dei canoni classici di questo modo di raccontare a fumetti. Non tutti sanno che le strip sono state la prima espressione di vero fumetto che la storia ricordi. Sono molti infatti i personaggi classici del fumetto che hanno goduto di una versione "a strisce", ma non per questioni artistiche o comunicative. Viste le sue dimensioni ridotte quello era l'unico formato, per banali motivi di spazio, che rendeva possibile serializzare sui quotidiani avventure spesso di ampio respiro.

Le strip sul web sono invece nate più o meno nello stesso modo, e con lo stesso scopo, dei blog: come diretta espressione di un impulso comunicativo dell'autore o come semplice metodo promozionale. Questa differenza di "origini segrete" ha fatto in modo che il tipo di web-strip più diffusa fosse quella comica o satirica, con una trama che si risolve all'interno della strip stessa e senza quindi l'ambizione di narrare un racconto lungo e articolato.

Una piacevole eccezione a questa regola è Debbie Dillinger, scritta da Alessandro Scalmani, Sergio Calvaruso e Marco Rizzo e disegnata dal bravissimo Daniele Tomasi, il cui tratto riesce a passare senza troppo sforzo da un disegno realistico figlio delle anatomie perfette di Neal Adams, alla sintesi ai limiti del caricaturale della strip.

Debbie è un fumetto noir ispirato alle atmosfere dei romanzi di Raymon Chandler e alle strip hard boiled di Dick Tracy. La protagonista, che da il nome alla serie, comincia la sua storia come semplice segretaria di Stewart Smitheson, un rude occhio privato di Clayton City. Lei vorrebbe aiutare il suo capo nelle indagini, ma lui la considera solo una segretaria imbranata. A Debbie non rimane quindi che fantasticare leggendo la sua collezione di pulp magazines. Un giorno, però, Smitheson sparisce nel nulla e lei decide di mettersi sulle sue tracce, cominciando così un percorso d'emancipazione dalla classica figura della bionda svampita, che fin da subito le andava un po' stretta, arrivando a ricoprire lei stessa il ruolo del detective.

Debbie Dillinger è quindi innanzitutto il racconto di una donna e della sua crescita, nel mondo dei duri tutti pistola e cappello della letteratura hard boiled anni '30. L'epopea di Debbie conta al momento tre capitoli, pubblicati a partire dal 2005 sul sito www.comicus.it e successivamente raccolti in tre volumi editi da Daniele Tomasi Editore e dal titolo The Chihuahua Affair, Doppelganger Detective e Una Ballata d'Amore e Morte. Ogni volume è solo una parte della storia di Debbie, nonostante racconti un'avventura comprensibile anche se letta a se continuando a mantenere coerenza in ogni singola strip. Un lavoro di sceneggiatura minuzioso, frutto di un solido progetto di fondo, che rende appassionante la storia sia che la si legga giorno per giorno sul sito, sia che la si divori tutta d'un fiato nei volumi che la raccolgono.

La serializzazione delle strip della terza serie sta finendo proprio in questi giorni, non c'è momento migliore quindi per andar su www.comicus.it e scoprire che le bionde hanno ancora qualcosa da raccontarci.

La settimana prossima si parla di computer. Da programmatore non posso che gioirne. Yaeah. Visto?


Ascolta la puntata :







sabato 12 gennaio 2008

Bookmarks Puntata 1 - 12 Gennaio 2008



Signori e signore, diamo il benvenuto a Bookmarks, la prima pillola radiofonica della combriccola di RagnoEdizioni, ospitata all'interno del Garage Ermetico e che potrete ascoltare ogni sabato su Radio Kairos o, in replica, su Radio Sherwood. Nei pochi minuti d'abusiva occupazione dell'etere ficcheremo il naso nei preferiti del vostro computer, per raccontarvi il meglio delle web-strip italiane.

Il primo autore di cui parliamo non è certo un pirla come noialtri, è infatti laureato in Scienze Naturali e frequenta fogli e matite ufficialmente dal '94; anche se, a vedere il suo lavoro, sospetto che il problema abbia radici più profonde. Lui stesso, sul suo sito, non nasconde d’essersi spesso aiutato con i suoi scarabocchi per prendere appunti all’università.

Sto parlando di Gabriele, in arte Lele, Corvi autore di Crow's Village, pubblicata ininterrottamente dal 2004 prima sul suo blog crowsvillage.splinder.com, poi sul sito www.lelecorvi.com. Lele è un vero fuoriclasse dello sketch, in grado di demolire qualunque stereotipo o qualunque situazione. Il tipo di persona che vorremmo come collega in ufficio.

Il suo Village è un vero e proprio acquario urbano popolato da una quantità infinita di quelli che lui stesso definisce pupazzetti racchi. Ci sono gli amanti litigiosi, il bambino monello, il ladro, i netturbini o il vigile urbano. Tutte figure comune che chiunque di noi può incontrare nella sua città.

Al contrario delle solite strip quindi nel village non c'è un cast fisso di personaggi a cui affezionarsi, e non serve nemmeno. Crow's Village è infatti un turbine di satira sociale e di costume di cui far scorpacciate o da centellinare come un buon dolce, a volte un po' amaro.

Col passare del tempo si sono però consolidate alcune figure ricorrenti. Una è Venerdì. Un naufrago sull'isola poco a largo dal Village che potrebbe tornare a nuoto ma che preferisce rimanere dov'è, a lamentarsi della sua situazione. Oppure Gud e Iar perennemente in giro con la loro "Toyota Scorribanda" o il famoso calciatore Bubby con il suo tiro portentoso. O, ancora, il pensionato Gervasio, i cui unici contatti con la realtà arrivano dalla televisione e dal suo balcone, dal quale non smette mai di urlare il suo disprezzo per il mondo.

Le strip di Crow’s Village, oltre che sull’omonimo blog, sono apparse su una quantità vergognosa di pubblicazioni amatoriali e non come Cartaigienica Web, Cakkio Comics, Ragno Magazine, Fumetti disegnati male, Brand New o l'Agenda Comix. La prima selezione ufficiale è però del 2004 ed è stata pubblicata da Lilliput Edizioni con titolo Crow’s Village: La vita è come una Cyclette, la più recente è invece Da consumarsi preferibilmente entro il..., edito on-demand sul sito www.lulu.com.

Meglio che però non vi perdiate stRRRippit!, edito da Grrrzetic, un antologico tutto strip che citeremo spesso in questa rubrica e che contiene, oltre a molte altre ottime strip, anche alcune delle più recenti e gustose del Village.


Ascolta la puntata :